Un uomo africano di 71 anni di età vive in isolamento da quando ne aveva 16. Il motivo? Una fobia, vera e propria, delle donne. Ecco il suo racconto su come riesce a sopravvivere in isolamento forzato e autoimposto.
Al mondo esistono centinaia di fobie. Sicuramente ce ne sono alcune più comuni di altre. Quante persone conoscete che hanno il terrore dei ragni o dei serpenti? Non manca chi ha la fobia di animali molto più mansueti (in teoria), come i cani, oppure del buio, del fuoco, delle altezze e via discorrendo. Una fobia estremamente rara ma esistente è quella nei confronti delle donne. Un uomo di 71 anni ha ammesso di soffrirne da quando era un ragazzino.
Callitxe Nzamwita, residente in Rwanda, ha iniziato a essere terrorizzato dalle donne da quando aveva 16 anni. Negli ultimi 55, ha vissuto in isolamento, a casa sua. Non si è limitato a chiudersi in casa, ma anche a costruire un cancello di oltre 4 metri d'altezza per essere davvero sicuro che nessuna donna lo visitasse, neppure per sbaglio. "Il motivo per cui l'ho fatto è che non voglio per alcun motivo che le donne si avvicinino a me". Cosa c'è all'origine della sua particolarissima fobia?
L'uomo che ha il terrore delle donne
Stando alla letteratura scientifica, la condizione di cui soffre il 71enne si chiama 'Ginofobia', ovvero una paura irrazionale delle donne. Non è tuttavia considerata un disturbo mentale, ma una "fobia specifica". I sintomi sono: stati d'ansia che provengono pefino dal pensiero di un individuo femminile, difficoltà a respirare, sudorazione eccessiva e sensazione di oppressione al petto quando se ne vede una dal vivo. L'aspetto più curioso della faccenda, però, è un altro. In molti si chiedono - legittimamente - come faccia un uomo a vivere isolato da 51 anni rinchiuso in casa.
La risposta è che sarebbero proprio le donne del vilaggio di Callitxe a permettergli di sopravvivere. Stando al servizio che una tv africana gli ha dedicato, le vicine di casa, conoscendo la sua particolarissima condizione, gli lasciano cibo e oggetti essenziali per la sopravvivenza. Chiaramente lo fanno senza avere alcun contatto con lui, ma depositando le buste vicino il famoso cancello, che lui va a riprendere quando è sicuro che nessuna donna sia nei paraggi.
Questo è il breve documentario che Afrimax English gli ha dedicato. Si può vedere come la sua casa non sia esattamente pulita. Appare chiaro che conduca una vita di stenti e sicuramente essere stato per 55 anni con pochissimi contatti con gli altri esseri umani non gli avrà fatto del bene a livello psicologico. Nei commenti, molti si chiedono perché l'uomo si comporti così. La risposta più comune, che non necessariamente corrisponde alla realtà, è che da bambino qualche donna possa averlo ferito, fisicamente o emotivamente, e dunque segnato a vita.
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