Un uomo si è presentato all'esame (pratico) della patente fingendosi il suo vicino di casa, portando con sé anche un documento. Gli ufficiali si sono subito accorti che qualcosa non quadrava: ecco com'è andata a finire.
In Italia, ciclicamente, compaiono notizie di scandali relativi a patenti vendute. In alcune motorizzazioni, da Nord a Sud, i dipendenti rilasciavano documenti a persone che pagavano cifre profumate per evitare di sostenere esami teorici e pratici. Oggi, visti i controlli sempre più stringenti, questo fenomeno è in netta diminuzione. Eppure non manca chi vorrebbe evitare la lunga trafila e ottenere, da un giorno all'altro, il prezioso permesso per guidare. In casi estremi, almeno per quello pratico, c'è anche chi una terza persona esperta nella guida a svolgerlo al posto proprio.
Questo è quanto successo nella giornata di martedì in Ucraina. Un uomo del posto è stato immediatamente bloccato dal personale della Motorizzazione perché il viso presente sulla carta d'identità era piuttosto diverso da quello suo. Il soggetto in questione ha ribattuto, senza troppa convinzione, di "essere cambiato dal giorno in cui è stata scattata la foto", ormai otto anni fa. A giudicare da quanto riportano gli organi di stampa locale, era una banale e poco efficace scusa: l'uomo è stato immediatamente bloccato, non potendo quindi sostenere l'esame di guida. Gli addetti, dopo un breve scambio verbale, non hanno avuto altra scelta che chiamare la polizia.
All'esame di guida della patente per conto del vicino di casa
I fatti sono avvenuti nel territorio ucraino del Rivne. Un gestore dell'equivalente ucraino della Motorizzazione ha dichiarato: "L'uomo ha fornito tutti i documenti necessari per sostenere l'esame di guida: un passaporto ucraino, un codice identificativo e un certificato medico. Anziché i suoi documenti, l'uomo ha portato quelli del suo vicino di casa. A noi ha detto di averlo fatto con buone intenzioni, per aiutare un amico a prendere finalmente la patente di guida", riporta OddityCentral.

Dopo che gli esaminatori gli hanno fatto notare che non assomigliava per niente all'uomo nella foto, lui ha ribattuto di essere "cambiato molto negli ultimi otto anni". Nessuno gli ha realmente creduto, anche perché gli hanno chiesto la sua data di nascita senza guardare il documento e lui non è stato in grado di rispondere. "È stato evidente fin da subito che fosse un impostore", ha aggiunto un portavoce del Ministero degli Affari Interni. Dopo aver appurato che l'uomo stava provando a truffare lo stato, i funzionari hanno chiamato la polizia, che non lo ha arrestato, ma gli ha elevato una "multa salatissima" per il tentativo di truffa.
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