Per accedere ai bagni pubblici in qualsiasi stazione ferroviaria, bisogna pagare un prezzo. Un prezzo che, in alcune stazioni, supera anche un euro: ma è giusto richiedere un pagamento per un servizio di questo genere? Scoprite i dettagli nell'articolo.
Nelle stazioni ferroviarie e anche nelle stazioni delle metropolitane si trovano anche i bagni pubblici. Questo servizio è offerto in tutte le stazioni, in quanto soddisfa un'importante necessità che chi attende il treno, o è appena arrivato a destinazione, può avere a un certo punto. Solitamente, però, questo tipo di servizio non è gratuito, ma per accedere ai wc pubblici è necessario pagare. Il servizio ha un costo diverso, a seconda della stazione in cui si trova: può costare pochi centesimi, ma può anche arrivare a costare più di un euro, solitamente nelle stazioni più grandi.
Ma è giusto far pagare questo servizio? Molte persone potrebbero farsi o essersi già fatti questa domanda. Una domanda che deriva anche dal fatto che il servizio del bagno, nelle attività come i bar o i ristoranti, è completamente gratuito per i clienti e deve essere completamente gratuito. Il Testo Unico delle Leggi sulla Pubblica Sicurezza, o Tulps, prevede, in effetti, che i proprietari di attività di somministrazione devono disporre di un bagno, che devono rendere disponibile a tutti i loro clienti paganti. Disponibile, libero e gratuito: è così che deve essere un bagno all'interno di un bar.
Bagni pubblici: è giusto farli pagare all'interno della stazione ferroviaria?
Se vale questa regola per i bar e per i ristoranti, non dovrebbe valere anche per le stazioni ferroviarie? Almeno, considerando quanto c'è scritto nell'articolo 137 del Tulps, si potrebbe pensare, per esempio, che, proprio come nei bar e nei ristoranti, questo dovrebbe essere gratuito almeno per i clienti paganti, e cioè per chi viaggia in treno in quel momento. Nonostante questa possa sembrare una buona idea, non è così. In effetti, la risposta alla domanda che abbiamo fatto prima è affermativa: è legittimo far pagare il servizio del bagno nelle stazioni ferroviarie.
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Ne ha parlato in maniera chiara Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale dei Consumatori e noto esperto di tutela dei consumatori. Come spiegato da Dona, infatti, chi gestisce le stazioni, e chi gestisce le toilette, non è lo stesso fornitore del servizio di trasporto. Non si tratta, diversamente dal bar, dello stesso fornitore e, pertanto, è giusto pagare per usufruire di un servizio fornito da un altro fornitore, che non guadagna, di certo, dal viaggio che una persona può effettuare in treno. Pertanto, nonostante, a volte, il prezzo richiesto può sembrare un po' troppo alto è, comunque, giusto, o almeno legittimo, pagarlo.
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