C'è qualcuno che paga le spese che le persone defunte dovevano ancora pagare in condominio? Ecco quali sono le due risposte possibili.
Chi vive in condominio, ha degli oneri e degli onori. Tra questi ultimi, citiamo la possibilità di disporre, insieme agli altri condomini, degli spazi in comune, oltre che di avere, naturalmente, un'importante voce in capitolo nelle discussioni dei condomini e nelle opere e nelle modifiche che possono essere fatte o meno nel palazzo o nei palazzi che compongono il condominio. Tra gli onori, invece, ci sono le spese condominiali. Tutti i condomini devono pagare delle spese di diverso genere, che possono essere uguali per tutti o diverse, a seconda della tipologia di spesa.
C'è una branca del diritto civile che viene definita 'Diritto condominiale'. Questa viene disciplinata dal Codice Civile, principalmente dagli articoli dal 1117 al 1138 e, secondariamente, da altri articoli. L'articolo 1123, in particolare, disciplina la ripartizione delle spese condominiali. Queste ultime possono essere, secondo il Codice Civile, le spese necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni nell'edificio, nonché per la prestazione dei servizi, sempre nell'interesse di tutti. Inoltre, ci possono essere spese che la maggioranza dei condomini decide di effettuare, per le innovazioni al palazzo. Di norma, esse sono sostenute in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno dei condomini. Il regolamento condominiale, però, può stabilire diversamente.
Condominio: ecco chi paga le spese delle persone morte
In questo articolo, cercheremo di capire chi deve pagare le spese condominiali delle persone morte. Può succedere, infatti, che una persona muoia prima di saldare il debito che ha nei confronti del condominio. A questo punto, come bisogna fare? Ebbene: il noto avvocato italiano e direttore della pagina 'La Legge per Tutti', Angelo Greco, ha specificato che le risposte sono due: esse dipendono dalla data di scadenza dei pagamenti, e cioè se le quote condominiali sono scadute prima della morte della persona o dopo.
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Nel primo caso, spiega Greco, le quote ricadono su tutti gli eredi, e anche su chi non ha avuto in eredità il bene immobile in questione, ma altri beni. Per quanto ricadano su tutti gli eredi, però, il loro valore cambia, a seconda della quota che ciascuno degli eredi ha ricevuto in successione. Va da sé che l'erede che ha ricevuto la quota più importante, deve effettuare il pagamento più sostanzioso. Per quanto riguarda, invece, le quote scadute solo dopo la morte del condomino, esse devono essere pagate solo dal proprietario o dai proprietari che hanno ricevuto il bene immobile. Se si tratta di più soggetti, conclude Greco, si verifica una Comunione ereditaria, con conseguente responsabilità solidale di tutti i comproprietari. Ciò significa che, qualora uno dei comproprietari decidesse di non pagare, l'Amministratore potrebbe richiederne il pagamento agli altri.
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