Nella società moderna, tutto gira intorno ai soldi. Ognuno di noi è chiamato a fare scelte importanti che riguardano il vile danaro. Ma chi è più felice? Gli spendaccioni o gli avari? Ecco cos'ha rivelato una ricerca.
Diciamolo subito: in tempi di inflazione, la parsimonia è un pregio. Dalla primavera del 2022 a oggi, i prezzi di quasi tutti i beni e i servizi esistenti sono saliti. Alcuni di poco, altri di tanto. Le persone che, già in tempi di inflazione controllata, erano attente a ogni singolo euro speso, avranno attivato ancor di più i loro sensi da ragno (si scherza) negli ultimi diciotto mesi. I più spendaccioni, forse, controllando il conto corrente a fine mese, si saranno accorti che spendere spenza ritegno in quest'epoca storica, porta quella cifra indicata sul display a scendere molto rapidamente.
Chi è parsimonioso si chiede come facciano alcune persone a non preoccuparsi di mettere poco o nulla da parte alla fine del mese. Chi ha le mani bucate, al contempo, probabilmente trova che gli avari non si godano davvero la vita. Se è vero che ha ragione chi è felice, quale di queste due categorie lo è di più? Una ricerca ha svelato - udite udite - che i cosidetti spendaccioni, nel corso dela loro vita, sono generalmente più felici rispetto agli avari. Vediamo perché e come si è arrivati a questa conclusione.
Gli spendaccioni sono più felici degli avari: ecco perché
Come riporta The New York Post, il campione preso in studio è di 2.000 pesone adulte americane. Il 56% di loro si considera "spendacciona", nel senso che non ha alcun freno al momento di acquistare beni e servizi che vuole davvero. Il 34%, al contrario, si autodefinisce "parsimoniosa", nel senso che non compra nulla che non sia in promozione o, quantomeno, di cui non abbia realmente bisogno. Il restante 10% si considera una via di mezzo. In media, è stato stimato che in una settimana uno "spendaccione" sborsi circa 621 dollari in beni e servizi "non strettamente necessari", a differenza dei 348 di una persona più avara.

Poi il passaggo sulla felicità: gli spendaccioni tendono a essere più soddisfatti delle loro relazioni (78% contro il 63% dei risparmiatori), così come della vita lavorativa (ben 78 contro 57%) e di quella personale (77 contro 71%). Indovinate un po'? I parsimoniosi risultano invece essere più felici della loro situazione economica rispetto agli spendaccioni (73 contro 56%). Il sondaggio è stato realizzato da OnePoll per conto di Citizens Pay e si riferisce agli Stati Uniti d'America. Considerando che sono entrambe nazioni democratiche che aderiscono al sistema capitalistico, è ampiamente probabile che i risultati relativi al nostro paese siano simili. Gli italiani, mediamente, hanno una tendenza al risparmio più spiccata rispetto a quella degli americani, ma ciò non vuol dire che siano felici.
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