Protagonista dell'ultimo servizio di Chiara Squaglia, inviata di 'Striscia la Notizia', è un ciclista che, dopo essersi rotto il braccio per una caduta in bicicletta a Firenze, ha anche ricevuto una multa. E non è il solo: ecco tutti i dettagli.
Quello di ieri, mercoledì 1 novembre 2023, è stato un giorno di festa. La televisione italiana, però, non è andata in pausa: e tra i vari programmi trasmessi ieri, è andata in onda anche una puntata di 'Striscia la Notizia'. Tra i vari servizi realizzati per la puntata di ieri, c'è anche una particolare inchiesta di Chiara Squaglia. La nota inviata si è recata a Firenze, per far luce su un particolare caso, che quest'ultima ha scoperto non essere isolato. Un caso che, come ha specificato anche Sergio Friscia, ha 'del paradossale'.
L'inviata ha raccontato, infatti, che negli ultimi giorni, un ciclista fiorentino è caduto dalla bicicletta, per sbaglio, e per questo ha ricevuto una multa. Squaglia ha scoperto, però, che questo non è un caso isolato: nel capoluogo toscano, secondo quanto spiegato dall'inviata del tg satirico ideato da Antonio Ricci, si sarebbero già verificati casi del genere in precedenza. "Abbiamo scoperto che non si tratta affatto di un caso isolato!", ha, infatti, spiegato Chiara Squaglia.
Striscia la Notizia: il servizio di Chiara Squaglia a Firenze
L'inviata ha, dunque, intervistato Giovanni, uno dei cittadini che avrebbe ricevuto una multa dopo essere caduto in bici. "Ero in bicicletta, sulla pista ciclabile. Ero fermo, perché aspettavo il verde, ho perso l'equilibrio, ho battuto la faccia con una violenza incredibile", ha detto il cittadino intervistato. Al ritorno a casa, dopo essere andato in ospedale, Giovanni ha sentito il campanello: c'era una lettera da firmare. "Mi trovo davanti una multa, e sono rimasto basito!", ha detto Giovanni, spiegando di non aver danneggiato nessuno con la caduta, e di non aver avuto intenzione di fare causa al Comune per chiedere il risarcimento.

L'avvocato Edno Gargano ha spiegato che, in base all'articolo 141 del Codice della Strada, "il conducente deve sempre conservare il controllo della propria vettura, ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizioni di sicurezza". Il legale ha, però, aggiunto che questo si verifica se, magari, "una persona va in bici a tutta velocità, senza mani, e provoca un incidente, mentre in questo caso la multa si basa su una presunzione di imprudenza o di incapacità".
Squaglia ha, dunque, intervistato Dario Nardella, sindaco di Firenze. "Quando m'hanno detto questa cosa non ci volevo credere. Forse, la cosa migliore è cambiare questa norma, fare un appello!", ha detto il sindaco. Squaglia ha aggiunto, altresì, che dovrebbe essere l'applicazione della norma. Inoltre, il sindaco ha aggiunto di aver chiamato il Comandante della Polizia Municipale e di avergli chiesto di dare un indirizzo su come applicare questa norma in maniera migliore. "Se cadete, mandate pure gli accidenti al Sindaco", ha scherzato Nardella, e la Squaglia ha concluso aggiungendo che, adesso, si potrà 'cadere in pace'.
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