Scherzi telefonici, farli è un reato? Le diverse possibilità e come evitare querele

Chi realizza scherzi telefonici, in alcuni casi, può commettere un reato. Anzi, i reati che si possono prefigurare sono diversi: ne ha parlato in un recente video un noto esperto legale e avvocato. Ecco tutti i dettagli. 

A molti dei nostri lettori sarà capitato di ricevere, o addirittura di realizzare, uno scherzo telefonico. Per 'scherzo telefonico' si intende una telefonata scherzosa, da parte di una persona che può essere o meno un conoscente della vittima dello scherzo, la quale, solitamente, si finge un'altra persona, oppure racconta un fatto non vero. Solitamente, queste telefonate sono innocue, e lo scherzo viene rivelato dopo poco tempo.

Non è, però, sempre così: ci sono stati, in tutto il mondo, casi di scherzi telefonici assolutamente non divertenti e che, anzi, hanno causato un grande spavento nei confronti di chi li ha ricevuti. In questi casi, si possono configurare dei reati? Qual è la (sottile?) linea che separa uno scherzo telefonico innocuo da uno scherzo considerato, invece, come pericoloso? A questa domanda ha risposto un noto avvocato italiano, ed esperto legale.

Scherzi telefonici: ecco in quali casi si può verificare un reato

Parliamo di Angelo Greco, noto avvocato italiano e direttore della pagina 'La Legge per Tutti'. In un recente video, pubblicato sulla sua pagina Tiktok, Greco ha spiegato quando si può verificare un reato e di quali reati si può trattare. Prima di tutto, Greco ha spiegato che, nel caso in cui l'artefice dello scherzo telefonico si fingesse un'altra persona, come il pizzaiolo, il poliziotto o il tecnico del telefono, si potrebbe parlare di reato di sostituzione di persona. Questo reato viene disciplinato dall'articolo 494 del Codice Penale, e può prevedere anche la pena della reclusione, e anche fino a un anno. Nel caso in cui, invece, si facessero più di due telefonate nello stesso contesto, e la persona fosse costretta a chiudere la cornetta del telefono per non sentire l'artefice dello scherzo, o addirittura si spaventasse, si commetterebbe il reato di stalking. Quest'altro reato, invece, è previsto dall'articolo 612 bis, e può essere punito con la reclusione fino a sei anni.

@angelogrecoofficial

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♬ suono originale - Angelo Greco

In alcuni casi, se la telefonata fosse solo una, potrebbe, poi, configurarsi il reato di molestie telefoniche, previsto dall'articolo 660 del Codice Penale e punibile con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda fino a euro 516. Nel caso in cui, invece, si umiliasse o insultasse la vittima dello scherzo telefonico, si configurerebbe l'illecito civile, e non il reato, dell'ingiuria, punibile anche con una sanzione pecuniaria. Greco ha, pertanto, spiegato che gli scherzi telefonici possono comunque essere realizzati. L'artefice dello scherzo deve accertarsi, però, che questi siano divertenti e, soprattutto, chiarire subito dopo che è stato uno scherzo, senza lasciare la vittima in dubbio. Solo così si può evitare con sicurezza di essere querelati.

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