Qual è l'incubo di chi ha un appartamento in affitto? Che l'ospite rimanga in casa oltre la data del check out e si rifiuti di andar via. Per quanto rarissimi, casi del genere si verificano nella vita reale. Uno, partito da Airbnb, è particolarmente clamoroso, perché si è protratto per 575 giorni. Da qualche ora, la situazione è cambiata ed è pressoché certo che si chiuderà con una causa giudiziaria.
Sempre più persone, in Italia e nel resto del mondo, guadagnano grazie ad Airbnb e piattaforme simili. Nel 99.9% dei casi, l'ospite va via dopo il check-out e sostanzialmente rispetta gli accordi. Se non è soddisfatto del soggiorno, quasi sempre, lascia una recensione negativa, sconsigliando ai futuri viaggiatori di scegliere quell'appartamento. Per quanto nessun host vorrebbe recensioni a una stella, la questione finisce lì. Molto più rari sono i casi in cui l'ospite rimane ben oltre la data accordata per il check-out.
Un caso molto particolare è successo negli Stati Uniti, con protagonisti un uomo e una donna: Elizabeth Hischhorn e il suo ex proprietario di casa Sascha Jovanovic. Quest'ultimo aveva denunciato la donna perché è rimasta per 575 giorni (sì, un anno e mezzo) nella sua proprietà senza pagare. Nelle ultime 48 ore la complessa questione ha avuto due novità importanti. La prima è che Elizabeth Hirschhorn ha finalmente abbandonato la casa, il 6 novembre. Tuttavia, subito dopo è successo qualcosa che ha aperto di nuovo il caso e arricchito la battaglia legale, già molto complessa.
575 giorni di fila in in un Airbnb
Dopo che la donna ha abbandonato la casa, il giudice ha archiviato l'ordine di sfratto perché il fatto non sussiste più. È finita qui? No. Sascha Jovanovic ha dichiarato che "La polizia ha portato via" la sua ex inquilina. Tanto è bastato affinché la donna lo denunciasse per diffamazione e riaprisse la causa in tribunale. "Questa è diffamazione, la mia assistita non ha lasciato la proprietà in maniera volontaria. La polizia non si trovava lì per lei". Archiviata la causa per lo sfratto, c'è in sospeso il pagamento per le 575 notti in cui la donna ha dormito gratis. Jovanovic chiede che gli vengano pagati tutti gli arretrati, mentre Hischhorn ha ribattuto che "non è tenuta farlo" perché "l'abitazione è abusiva" e per questo vorrebbe perfino indietro i primi 19.000 dollari pagati per i primi sei mesi.

Secondo il Daily Mail, in passato la donna aveva fatto qualcosa di molto simile in un'abitazione di Oakland, città della California. Proprio il dettaglio che la donna sia recidiva è stato citato dall'avvocato del proprietario di casa, che ha dichiarato come si tratti di un caso di una "squatter" seriale, un termine americano che indica una persona che occupa abusivamente case senza pagare. E, nei fatti, lo è: la donna applica la strategia di soggiornare in case di lusso, pagare solo per le prime notti e poi rimanerci a lungo, citando eventuali piccoli abusi edilizi nascosti come scusa per dormire gratis. Una storia molto complessa che ci insegna come, in casi particolari, la vita di un proprietario di casa Airbnb non sia tutta rose e fiori e ci siano casi estremi in cui si perdono tempo, soldi e pazienza.