Regno Unito, una donna decide di tentare una truffa geniale pur di non pagare al ristorante: ecco come viene scoperta
Svolgere un lavoro che comporta l'interazione con il pubblico può essere una sfida, poiché la varietà di clienti può rendere l'esperienza professionale altalenante. Nonostante alcune persone contribuiscano a rendere la giornata più bella con la loro gentilezza, è innegabile che si verifichino anche situazioni conflittuali che possono trasformare il contesto in cui si opera in qualcosa di assolutamente tremendo. Un episodio che illustra questa realtà coinvolge Tom Croft, proprietario di un pub nel Regno Unito. Le telecamere di sicurezza del locale hanno immortalato una donna che ha tentato di ottenere un rimborso attraverso un comportamento ingannevole.
In buona sostanza, la cliente ha fatto finta che vi fossero capelli altrui - provenienti dalla cucina del locale - nel proprio piatto. Dopo la scoperta della bugia, Croft ha evidenziato la totale follia di mettere a repentaglio la reputazione di un'azienda e il benessere del personale per un pasto del valore di appena 15,88 dollari.
Nonostante l'assenza di precedenti comportamenti scorretti da parte dei dipendenti, la donna ha recitato bene la sua sceneggiata nel pub. Lamentandosi della presunta contaminazione del suo cibo con i peli dei camerieri e cuochi, perfino il proprietario le ha creduto inizialmente. Per fortuna, poi, si è scoperto l'inganno. Come hanno fatto ad accorgersi della tremenda bugia? È presto detto!
Regno Unito: una donna trova un escamotage per essere rimborsata al ristorante, ma le telecamere la incastrano
Dal momento che la cliente aveva specificato di aver trovato dei capelli nel proprio piatto, il proprietario del locale è stato costretto a procedere con il rimborso delle pietanze. Questo sebbene non riuscisse a capacitarsi di come una simile circostanza fosse potuta succedere. In seguito ad un'attenta revisione delle registrazioni delle telecamere di sicurezza, Croft ha avuto modo di rendersi conto dell'orrore. I capelli presenti nel piatto erano stati deliberatamente aggiunti dalla cliente durante un momento di distrazione. I suoi dipendenti potevano essere del tutto 'scagionati'.

La reazione di Croft di fronte a questa scoperta è stata una combinazione di malessere e rabbia. Il proprietario ha dichiarato di non aver mai affrontato una situazione simile in passato e ha espresso la sua preoccupazione per il fatto che la squadra di cucina potesse sentirsi ingiustamente colpevole, nonostante il rispetto rigoroso delle regole e delle linee guida sulla sicurezza alimentare.
Nonostante l'ingiustizia subita, Croft ha annunciato di non avere intenzione di chiedere il rimborso alla cliente meschina e bugiarda. Tuttavia, ha voluto cogliere l'opportunità per mettere in guardia gli altri esercenti affinché siano vigili di fronte a qualsiasi segnale di comportamento sospetto e che non credano alle prime cose che vengono loro dette. La sua speranza è che la consapevolezza di tali situazioni possa impedire a chiunque di vivere nuovamente un'esperienza simile, preservando l'integrità degli esercenti e del personale.
LEGGI ANCHE: Beluga si innamora del guardiano dell'acquario: guardate cosa fa quando una collega si avvicina a lui