Nel suo ultimo servizio realizzato per 'Striscia la Notizia', Riccardo Trombetta si è recato in un ateneo della Campania per mostrare le particolari condizioni in cui si troverebbero alcune aule di alcune strutture.
Come ogni sera, anche ieri è andata in onda una puntata di 'Striscia la Notizia'. Il tg satirico ideato da Antonio Ricci è arrivato, attualmente, alla sua trentaseiesima edizione. In questo momento, il programma è condotto da Roberto Lipari e Sergio Friscia, due conosciutissimi artisti siciliani, ma presto la conduzione sarà affidata ad altri presentatori. Chi non cambia, per la maggior parte dei casi, però, sono gli inviati. E non cambia, inoltre, la buona qualità dei servizi realizzati da questi ultimi.
Nella puntata trasmessa ieri sera, è andato in onda anche un servizio realizzato da Riccardo Trombetta. Il celebre inviato del programma Mediaset si è recato in Campania, e più precisamente a Salerno, per mostrare le condizioni in cui riverserebbero alcune aule e parte delle strutture dell'Università degli Studi di Salerno. Questo ateneo è molto rinomato, e conosciutissimo per la qualità dei programmi e dei corsi di laurea. Come spiegato da Trombetta, in effetti, l'ateneo di Salerno ha conquistato ottime posizioni nelle classifiche generali delle università italiane, nonché per quanto riguarda la sezione delle Borse di Studio, Strutture e servizi digitali. Sfortunatamente, però, negli ultimi tempi si sono verificati dei problemi da non sottovalutare.
Striscia la Notizia: il servizio di Riccardo Trombetta a Salerno
Come spiegato da Trombetta, "all'Università di Salerno gli allagamenti da temporale all'interno della struttura sono all'ordine del giorno". L'inviato ha aggiunto, mostrando alcuni video, che pioverebbe all'interno di alcuni corridoi, e che il rischio di "beccarsi in testa un pezzo di soffitto è dietro l'angolo". "E ancora, acqua che scende giù dai lampadari, dal soffitto, corridoi allagati impraticabili, e non mancano neanche le uscite di azoto liquido", ha spiegato l'inviato. Esatto: secondo quanto spiegato da Trombetta, non mancherebbero nemmeno le fuoriuscite dell'azoto liquido. Questo ha una temperatura bassissima e, dunque, è pericoloso per chi si avvicina.

Trombetta ha, dunque, intervistato alcuni studenti dell'ateneo, che hanno confermato quanto accaduto. Questi ultimi hanno spiegato che, spesso, le aule vengono chiuse per pulizia e lavori di riparazione, poi riaperte dopo determinati giorni, ma i rischi restano gli stessi. "Noi vorremmo semplicemente poter studiare tutti i giorni nelle nostre aule, senza avere la paura che ci cada il soffitto in testa mentre facciamo lezione o facciamo un esame", ha spiegato uno studente.
La conclusione del servizio
"A questo punto siamo andati a parlare con il Rettore, Vincenzo Loia, che, però, non ci ha ricevuto e non ci ha più risposto a telefono. Abbiamo sottoposto l'importantissima questione di sicurezza degli studenti al Ministero dell'Università e della Ricerca, che ha contattato il Rettore stesso, senza, però, avere nessun tipo di risposta in merito. A noi non interessa che non ci abbia ricontattato, ma ci interessa che intervenga quanto prima per mettere in sicurezza la struttura e garantire il diritto degli studenti di studiare in sicurezza", ha concluso Trombetta. Attendiamo aggiornamenti.