Molte persone vivono con il mito di Las Vegas; eppure, dalla "città del peccato" arrivano anche storie di persone che, tra i casinò e le luci sfavillanti della 'Strip', hanno perso milioni di dollari - per davvero.
Si dice che negli Stati Uniti d'America i sogni diventino realtà. Ci sono più opportunità per tutti e chi ha un'idea geniale ha più possibilità di arricchirsi rispetto all'Italia. Esiste una città dove si può diventare ricchi nel giro di una notte. Ma, nel giro di qualche ora, si possono anche perdere tutti i propri risparmi. Stiamo proprio parlando di Las Vegas che, con le sue luci abbaglianti e la promessa di trasformare sogni in realtà, attira milioni di visitatori ogni anno. Dietro il fascino dei casinò dove non esistono orologi e l'euforia delle vincite, si nasconde una realtà più oscura.
Le statistiche sono spietate: un piccolo gruppo di fortunati esce dal casinò con le tasche piene, mentre la stragrande maggioranza lascia la città con le tasche vuote. Il gioco d'azzardo, per molti, si trasforma da passatempo a patologia, con conseguenze negative per la mente e per il conto in banca. Uno di loro è Terrance Watanabe, un tempo tra le persone più ricche dello stato americano del Nebraska. Oggi è famoso soprattutto per essere una delle persone che hanno perso più soldi a a Las Vegas. Nel solo 2007, Watanabe ha lasciato sui tavoli da gioco di Caesars Palace e del Rio 127 milioni di dollari. Stando a chi ci ha avuto a che fare, le sessioni di gioco si protraevano per giorni interi senza sosta. Durante una mano di blackjack, avrebbe puntato 200.000 dollari, sebbene altre fonti sostengono che il massimo della puntata sia stato 50.000$.
Perdere 200 milioni ai casinò di Las Vegas
I passaggi chiave della sua storia. Nel 2006, l'uomo si è trasferito in pianta stabile a Las Vegas, spendendo i soldi che la sua azienda guadagnava. Dopo alcuni mesi al Wynn Resort's, finisce sulla lista nera della struttura, per eccesso di scommesse e consumo di alcol. Presto trova un'altra casa, presso l'Harrah's. È qui che iniziano i suoi guai. Nel giro di un giorno, arriva a scommettere 5 milioni di dollari. Si dice che nel 2007, il 6% del fatturato dell'azienda in questione derivasse da Watame, che aveva un trattamento da re. Oltre ad alloggiare gratis in una suite e mangiare e bere alcolici senza limiti, riceveva perfino in regalo viaggi e biglietti per concerti, oltre a credito nei negozi appartenenti alla stessa catena.
Nel giro di due anni, è arrivato a perdere 204 milioni di dollari. Quando tocca il fondo, parla per la prima volta alla sua famiglia di quanto gli ha succedendo. Grazie all'intervento della sorella, intenta causa alla società che gli ha offerto suddetti benefit, accusandola di averlo ingannato somministrandogli alcool mischiato a farmarci per indurlo a giocare e compromettendo le sue facoltà mentali. Dopo una lunga causa giudiziaria, le due parti si sono accordate in privato e i termini dell'accordo sono rimasti confidenziali. Watanabe si è ritirato a vita privata, non mette piede in un casinò da circa quindici anni e di recente ha ceduto i diritti esclusivi per un libro, un film e un documentario della sua vita alla 'Foundation Media'. Quando tutto ciò sarà pubblicato, sarà la prima volta che l'uomo, in prima persona, parlerà di quello che gli è successo, ormai quindici anni dopo.
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