Paese che vai, usanza che trovi. La saggezza popolare non sbaglia mai. Una ragazza che si è trasferita in Cina, dopo oltre 30 giorni nella sua nuova 'casa', ha parlato degli shock culturali, soprattutto nell'accezione negativa del termine.
L'essere umano ha sempre viaggiato. Le migrazioni attorno al globo avvenute negli ultimi 600 anni hanno avuto conseguenze positive e negative. Se nessuno fosse andato nell'attuale America, oggi non mangeremmo pomodori, ananas e altri frutti deliziosi. Al contempo, non sarebbero morti milioni di nativi americani. Ma questa è una storia per un altro giorno. Nel 2023, si va a vivere altrove per fare esperienze di vita diverse, per allargare i propri orizzonti o per avere un lavoro migliore. Gli italiani e gli europei del Sud, sorprattutto giovani, sono abituati a stare lontano da casa per lunghi periodi.

Una ragazza spagnola, che su TikTok è registrata come juliag.art, fa parte degli europei che si sono trasferiti in Cina. Nonostante il gigante asiatico non stia vivendo il suo momento migliore di sempre dal punto di vista economico, le opportunità lavorative in determinati settori non mancano. Julia, che ha un discreto seguito su TikTok, ha parlato dei "5 shock culturali più grandi dopo aver trascorso un mese in Cina". Il primo? Citiamo testualmente: "Sono molto più cafoni rispetto agli standard occidentali".
Gli shock culturali dopo un mese in Cina
Per spiegare la maleducazione di molti cinesi, dichiara: "Quando sono in strada, ogni cinque minuti, sento qualcuno che sputa per terra. E spesso lo fanno in maniera esagerata, emettendo rumori strani, senza preoccuparsi di nasconderlo. In Spagna non siamo abituati a vedere cose del genere". Non può mancare una menzione al cibo: "Mi rendo conto che è un paese enorme ed è diversa da regione a regione. Infatti in molte parti ho mangiato benissimo, in altre no e ho visto cose stranissime. Per cose stranissime intendo tartarughe, rospi, zampe di gallina e oche. Il traduttore con il cibo spesso non funziona bene e non sai bene cosa stai ingerendo", ha ammesso.
Infine, una (oggettiva) banalità: "Veramente la barriera linguistica qui è molto molto grande e in generale è difficilissimo comunicare. A lungo andare, vi assicuro che è stancante non riuscire a farlo. Se state pensando di trasferirvi qui, pensateci bene". Chi l'avrebbe mai detto? D'altronde è solo una lingua con una grammatica e un sistema di suoni totalmente diverso dalle lingue di origine latina. Nei commenti, non mancano le risposte a supporto e contro la ragazza spagnola. "Ok, prova a soffiarti il naso e guarda come reagiscono i cinesi. Per noi è normale, per loro è un'autentica cafonata". Una persona che ha avuto un'esperienza simile scrive: "Ho vissuto in Cina e sono tornato in Spagna. Mi manca. Però va detta una cosa: non è solo un altro paese, è un'altra civiltà". C'è anche chi afferma che in Cina, oltre che sputare per terra, è normale anche ruttare nei ristoranti.
Per chi volesse guardare il video completo, in spagnolo:
@juliag.art Eso y que hay tantísima gente que agobia un montón #china #choquesculturales #viajes #parati
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