In molti si chiedono cosa succede al cono di carne di kebab quando il negozio chiude. Una persona che in passato ha lavorato in un ristorante che lo preparava, ha finalmente risolto tale dubbio.
L'esplosione della popolarità del kebab in Italia è databile ai primi anni Duemila. Tuttavia, in Europa, questo piatto tipico del Medio Oriente sarebbe stato cucinato per la prima volta quasi 60 anni fa. Secondo 'The Guardian', infatti, furono dei cittadini turchi a prepararlo a Stoke Newington, zona nord est di Londra, nel 1966. Altri attribuiscono a degli immigrati turchi a Berlino la realizzazione del primo doner kebab nel 1971 o 1972. In Italia, come detto, ha avuto un enorme picco di popolarità nei primi anni Duemila. Negli ultimi cinque anni le vendite hanno subito un calo, dato che l'offerta di cibo da strada è diventata enorme da Nord a Sud.
Inoltre, in Italia, il kebab standard non è un piatto particolarmente sano. In termini brutali, è un ammasso di carne surgelata che viene attaccata a uno spiedo e cucinata da una fiamma molto potente, per poi essere 'sbucciata' e finire nella piadina (o nel panino). Esistono varie eccezioni, di ristoranti che preparano kebab più raffinati, ma sono per l'appunto una rarità. Gli esperti spiegano che per distinguere uno artigianale da uno industriale non c'è bisogno di una laurea in scienze alimentari. Se il cono di carne sembra un blocco unico di carne, siamo davanti a un prodotto industriale. È lecito preoccuparsi per la quantità di grassi ingeriti, ma non della sicurezza: come ogni cibo surgelato, è sottoposto a rigidi controlli.
Cosa succede al cono di kebab quando il ristorante chiude?
Una persona che ha lavorato in un negozio di kebab in passato ha risposto al dubbio di molti: cosa succede al 'cono' di kebab dopo che il negozio chiude? Su Reddit, ha chiarito: "Molti puntano a finirlo e infatti a fine serata provano a recuperare il possibile, anche dalla parte inferiore e quella superiore". Se, però, ne rimane un po', la prassi è la seguente: "Dopo aver acceso il gas per la prima volta in giornata, i ristoranti seri rimuovono almeno due strati di carne e li buttano via. A fine giornata, quando la fiamma è spenta da un po', coprono il cono con della carta stagnola e lo lasciano riposare per tutta la notte".

Altri che hanno avuto esperienze dirette e indirette in negozi di kebab hanno riposto. Qualcuno ha scritto che alcuni proprietari mettono il cono in frigorifero a 'riposare' per la notte (che è la pratica più igienica e salutare). L'usanza più comune nei ristoranti prevede proprio di avvolgerlo in carta stagnola e lasciarlo per tutta la notte a temperatura ambiente. La regola aurea per l'igiene e la salubrità massimo impone di lasciare il cono 'riposare' per circa mezz'ora dopo aver spento il fuoco, togliere tutta la carne già cucinata (al centro sarà ancora cruda) e poi metterlo in frigorifero. Ogni cilindro non dovrebbe essere usato per più di 48 ore consecutive: dopo due giorni, anche se non temrinato, andrebbe gettato nell'immondizia.
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