A Parigi, di recente, è avvenuta una scoperta sensazionale: nella cucina di una casalinga, c'era un quadro del Cimabue di fine 1200. La donna, inconsapevole del suo valore, ha provato a venderlo, quando sono intervenute le autorità francesi. Ecco che fine farà l'opera d'arte.
Alcune opere d'arte hanno fatto dei giri immensi, prima di finire nei musei dove milioni di persone hanno potuto ammirarle. La cronaca recente porta vari esempi in tal senso. Uno, tra tanti, è quello del "Ragazzo con la canestra di frutta" del Caravaggio. Esattamente venti anni fa, nel 2003, il dipinto fu ritrovato in una soffitta di Roma. Inizialmente nessuno credeva che fosse l'originale, ma dopo giorni di analisi da parte di esperti d'arte, la conclusione fece gioire tutti: era un'opera originale. Sempre in Italia, è stato ritrovato dopo oltre 50 anni, "La Giuditta" di Gustav Klitm, rubato dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale e nascosto per decenni a Piacenza.
Un discorso diverso lo meritano i mosaici romani scoperti nel 2015 a Lod, località dell'Israele e risalenti ad almeno 1700 anni prima. Si tratta di disegni di scene di caccia e animali, in ottimo stato di conservazione. A questa categoria appartiene anche il 'Cristo deriso' del Cimabue, che ha una storia davvero singolare. Nel 2019, infatti, una casalinga francese residente a Compiègne, poco lontano da Parigi, decise di far valutare quel quadro appeso per decenni nella sua cucina. L'opera, dipinta attorno al 1280, è un originale dall'artista italiano. Si tratta di un quadro di piccole dimensioni: 25,7x20 cm, che idealmente avrebbe dovuto far partire di una serie di quadri raffiguranti gli episodi chiave della Passione di Cristo.
Il dipinto del Cimabue ritrovato a Parigi cambia casa
La donna francese, a un certo punto della sua vita, ha deciso di farlo valutare da un esperto di arte. Qui si è scoperto che il quadretto era, per l'appunto, opera di Cimabue. A quel punto, l'opera è andata all'asta, che ha avuto luogo il 27 ottobre 2019. La base era 6 milioni di euro e la cifra finale è stata di 24 milioni. Il nome della persona che l'ha acquistata non è mai stato reso noto. Dopo poco più di quattro anni, è arrivata un'importante novità. Poche ore fa, come riportato sul sito ufficiale del Ministero della Cultura Francese, il quadro diventerà proprietà statale.

Rima Abdul Malak, ministro della Cultura, e Laurence des Cars, direttore del Museo del Louvre di Parigi, hanno dichiarato che il quadro sarà ospitato proprio dal principale museo parigino. "Abbiamo acquistato il quadro dal vincitore dell'asta", è la dichiarazione congiunta di alcuni giorni fa. I due hanno anche fatto sapere anche che sia il 'Cristo deriso' che 'Maestà', altro quadro del Cimabue di proprietà francese, saranno esposti al Louvre in un'esibizione che avrà inizio nei primi mesi del 2025. Insomma, dopo decenni in una cucina francese e dopo quattro anni nella casa di un'anonima persona ricca, il quadretto tornerà nel posto che più gli si addice: un museo.
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