Il segreto dei famosi Taralli di Fulvio: scopri l'ingrediente speciale!

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Se il Natale si avvicina e inizi a sentire il richiamo della cucina, perché non sforni anche tu una delle golosità partenopee più amate? Impara a preparare i tradizionali taralli napoletani con questa semplice ricetta e porta un tocco di Campania nel tuo salotto!

Nel periodo natalizio, le case si riempiono di dolci fragranze che annunciano l'arrivo delle feste. E i taralli napoletani sono una di quelle prelibatezze che infondono immediatamente spirito festivo e gola felice. Se non hai ancora sperimentato la loro croccante bontà, è arrivato il momento di cimentarsi con questa ricetta, semplice e alla portata di tutti.

Queste piccole ciambelle sapientemente lievitate svelano il loro segreto in ingredienti semplici e di qualità. La sugna, ad esempio, è l'ingrediente chiave che dona ai taralli la loro caratteristica morbidezza e un gusto pieno, difficilmente dimenticabile. Chissà, potrebbero diventare i protagonisti del tuo prossimo aperitivo o l'accompagnamento ideale per i vostri momenti di relax.

Ingredienti: cosa ti occorre per dare vita ai taralli napoletani

Ecco cosa ti serve per trasformare la tua cucina in un'officina di dolci tentazioni:

  • 500 g di farina tipo 2;
  • 100 g di mandorle tritate;
  • 5 g di lievito di birra fresco;
  • 200 g di acqua;
  • 12 g di sale;
  • 150 g di sugna;
  • 30 g di pepe nero.

Parti sciogliendo il lievito nell'acqua e mischialo con la farina in una ciotola spaziosa o in una planetaria; poi, è il turno del sale e dell'acqua restante. Unisci tutto con amore e impegno fino a che l'impasto non diventa liscio come la seta. Infine, arricchiscilo con la morbida sugna e un tocco piccante di pepe.

Mani in pasta: ecco come preparare e cuocere i taralli napoletani

Ora che il tuo impasto è pronto, mescola le mandorle per benino e poi lascia riposare il tutto in frigo per un po'. Quando il tempo è maturo, prendi l'impasto e formaci dei serpentelli, poi intrecciali a formare le classiche ciambelle e guarniscile con qualche mandorla in superficie.

Dopo sufficiente riposo in modo che raddoppino di volume, è tempo di cuocerli: via in forno a 200 gradi per i primi 10 minuti, poi abbassa la temperatura e termina la cottura con il forno leggermente socchiuso.

Ed ecco a te un perfetto esempio di come i lievitati, specie durante le feste, siano molto più che semplici cibi: sono ambasciatori di tradizione, convivialità, di casa. Provali e fai sapere a tutti come è andata. Sono sicuro che, una volta assaggiati, non potrai più farne a meno!

"La tradizione non è la venerazione delle ceneri ma la custodia del fuoco", ammoniva Gustav Mahler, e la preparazione dei taralli napoletani a Natale è un chiaro esempio di come le tradizioni culinarie possano rappresentare quel "fuoco" che riscalda i cuori e unisce le persone. Fulvio Marino, con la sua ricetta dei taralli, non fa altro che ricordarci l'importanza di mantenere vive le nostre radici, anche attraverso il cibo. La sugna e il pepe, ingredienti che potrebbero sembrare sorpassati o troppo forti per i palati moderni, trovano nuova vita in queste ciambelline, diventando simbolo di una cultura che resiste al tempo e alle mode passeggere. In un mondo che corre veloce, fermarsi a preparare i taralli napoletani significa non solo riappropriarsi di un tempo lento e meditativo, ma anche riscoprire la gioia del creare con le proprie mani qualcosa di unico e profondamente legato alla storia di una comunità.

Ultima Modifica: 5 Settembre 2024 09:17

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