Questo gorilla vive rinchiuso da oltre trent'anni: il motivo

A Natale, c'è spazio anche per storie non propriamente allegre. Un esemplare femmina di gorilla è rinchiuso da oltre trent'anni ed è stato definito "il più triste del mondo". Scopriamo cosa ha portato alla reclusione vita natural durante.

In giro per il mondo, esistono milioni di persone contrarie al concetto stesso di zoo. A loro dire, l'animale qui vive una vita indegna, confinato in uno spazio ridotto e innaturale. Per quanto possa non piacere, la percentuale di persone interessate a vedere animali esotici a pochi chilometri da casa, al momento, supera di gran lunga quella di chi sogna di abolire gli zoo. Come in tutte le circostanze, esistono anche casi al limite. Uno di questi è quello di Bua Noi, un esemplare femmina di gorilla che da oltre trent'anni vive rinchiuso in un "box di cemento" in uno zoo privato.

Moltissime associazioni animaliste continuano a sensibilizzare sul tema del gorilla Bua Noi.
Moltissime associazioni animaliste continuano a sensibilizzare sul tema del gorilla Bua Noi.

Come se non fosse già abbastanza grave, Bua Noi appartiene a una razza a forte rischio estinzione ed è l'unico gorilla ancora vivente in Thailandia. Lei, insieme ad altre scimmie, uccelli e rettili, vive in uno zoo privato di nome 'Pata Zoo' situato all'ultimo piano di un centro commerciale di Bangkok. Negli anni scorsi, più e più volte gli attivisti per i diritti degli animali avevano mostrato al mondo la sua triste storia, ma dagli ultimi aggiornamenti di fine dicembre pare non ci sia alcuna novità in vista. Perfino la leggenda della musica mondiale Cher ne aveva parlato pubblicamente su Twitter, attaccando i gestori dello zoo. Ma come ci è arrivata lì e come rispondono i suoi proprietari alle innumerevoli critiche del pubblico?

Il gorilla più triste al mondo, rinchiuso da trent'anni

Bua Noi, che dalla lingua thai si può tradurre più o meno come "piccolo fiore di loto" è arrivata in Thailandia all'età di un anno da uno zoo della Germania, nel 1983. Da allora, è ospite di un piccolo zoo privato nel centro di Bangkok, che permette di osservare il gorilla e altri animali rari. Le sue condizioni sono al limite della decenza: vive al buio, in una stanza fatta solo di cemento e vetri spessi. Trascorre 24 ore su 24 da solo. Le uniche distrazioni - se così possiamo definirle - che ha sono delle corde e un pneumatico. Qualche mese fa, sembrava essere arrivata la svolta per lei.

Il Ministro dell'Ambiente thailandese, infatti, aveva dichiarato pubblicamente che il proprietario chiedeva 30 milioni di bath (poco più di 800.000€) per liberarlo. Tuttavia, il gestore ha smentito pubblicamente la richiesta di denaro, aggiungendo che l'animale era "troppo vecchio" per abituarsi a un nuovo ambiente e che "era ben tenuto" dal suo staff. Insomma, non si riesce a trovare una soluzione: il gestore dello zoo non accetta soldi, il governo non può legalmente rimuoverlo da lì. Sembra, comunque, esserci stato un piccolo passo in avanti: da quando il mondo intero si è interessato alla faccenda, pare che l'animale venga trattato meglio. Resta il fatto che è rinchiuso da trent'anni e che molto probabilmente trascorrerà così il resto della vita.

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