"Ho comprato una camicia di seconda mano e l'ho indossata in discoteca, poi ho fatto una scoperta imbarazzante"

Una ragazza ha comprato una camicia di seconda mano e l'ha indossata in un venerdì sera in discoteca. Proprio mentre ballava, si divertiva e sfoggiava il suo look 'alternativo', ha scoperto da dove provenisse quell'indumento. E non è stato piacevole.

Il mercato della moda sta cambiando, come d'altronde è sempre cambiato nel corso del tempo. Da almeno un decennio, un numero altissimo di persone ha preso coscienza del fatto che il nostro pianeta è gravemente inquinato. I cosiddetti capi di fast fashion (quelli che compriamo nei grandi negozi profumati e che costano poco) si deteriorano dopo alcuni lavaggi. Quando una maglietta è infeltrita e scolorita, molti tendono a non usarla più e, prima o poi, gettarla nell'immondizia. Viceversa, i capi di buona qualità resistono anche a centinaia di lavaggi. Ecco perché, negli ultimi dieci anni, è letteralmente esplosa la moda degli abiti di seconda mano e i negozi che li vendono sono spuntati come funghi, in Italia, in Europa e in gran parte del mondo occidentale.

Molte persone, come si suol dire, prendono due piccioni con una fava. Al contempo, infatti, aggiungono un capo d'abbigliamento fuori produzione al proprio armadio e contribuiscono a non inquinare. Alla categoria di chi spesso indossa abiti di seconda mano c'è Holly Howes, 26enne britannica. Di recente, la giovane è stata in un charity shop - come si chiamano in inglese - per acquistare una camicia bianca a righe verdi. Al primo venerdì sera in discoteca, l'ha subito indossata. La serata è stata piacevole: "Mi sento bene, mi sento più bella del solito, sono sul treno che mi porta in discoteca e ascolto il nuovo album di Charli XCX", premette.

Compra una camicia di seconda mano e la indossa in discoteca, poi scopre da dove proviene

La ragazza spiega che alcune persone in discoteca le abbiano chiesto dove avesse preso quella camicia e lei, fiera, ha parlato del suo negozio di seconda mano preferito e dell'acquisto sostenibile appena realizzato. Una sua amica dall'occhio attento, però, le ha fatto notare qualcosa di imbarazzante: quella camicia è la divisa dei dipendenti di Waitrose, nota catena di supermercati presente in Regno Unito. Come se ne è accorta? C'era una spilla verde con la scritta 'Waitrose' ad altezza polso. "Capite? Sono andata dal barista a ordinare un drink con questa sul mio polso. Sembrava che fossi una cassiera che si stava avviando verso il turno di notte!", dice la 26enne nel video.

Sul polsino della camicia di seconda mano acquistata dalla 26enne c'era il marchio di un noto supermercato inglese
Sul polsino della camicia di seconda mano acquistata dalla 26enne c'era il marchio di un noto supermercato inglese

"Il DJ era bellissimo e mi guardava. A questo punto pensava che fossi l'addetta al banco salumi che aveva appena finito di lavorare ed aveva il sabato libero!", aggiunge nel tipico humour britannico. E ancora: "Mi piace questa camicia, mi piace come mi sta addosso, ma non è quello che cercavo". Una sua amica, arrivata successivamente in discoteca, le ha fatto i complimenti e lei, sempre ironicamente, le ha detto: "Vai al Waitrose su Holloway Road, troverai tutti vestiti così!". Nei commenti al video su TikTok è spuntato perfino il potenziale ex proprietario della camicia. "Lavoravo da Waitrose e non ho restituito la mia camicia. L'ho messa in una busta insieme ad altri vestiti e l'ho data a un negozio di seconda mano". A volte, però, acquistando oggetti di seconda mano si può essere molto più fortunati. una donna ha acquistato una collana usata, che poi ha scoperto valere centinaia di euro.

@holly_howes

Do you have a bag had two different meanings in the club that night #comedy #comedian #london

♬ original sound - Holly Howes

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