Giappone, preside di una scuola 'ruba' 4€ di caffè e viene licenziato: cosa è successo

In Giappone, il preside di una scuola è stato licenziato per aver "barato" alla machinetta del caffè. L'uomo, infatti, ha evitato di pagare alcune volte (una cifra molto bassa) e tanto gli è bastato per perdere il lavoro.

Il caffè non è certo la bevanda più consumata in Giappone. Per effetto della globalizzazione, negli ultimi quarant'anni le vendite sono aumentate nel paese del Sol Levante, notoriamente amante del tè. Le macchinette del caffè sono presenti quasi in ogni singolo istituto scolastico d'Italia, mentre in Giappone non sono così comuni. Al contario, è perfettamente normale trovarle in negozi di brand occidentali, come la celebre catena di convenience store 7Eleven, presenti in enorme numero in America del Nord e diversi paesi asiatici. Proprio una di queste macchinette è costata il lavoro a un uomo di 59 anni.

I fatti, dal punto di vista di un italiano, possono suonare clamorosi. Una premessa: in Giappone, la società si basa sul rispetto reciproco. Le truffe sono fenomeni molto rari. Lo scorso dicembre, l'uomo in questione è entrato in un 7Eleven ed ha chiesto il suo solito caffè 'Regular' dopo pranzo, pagandolo 110 yen (69 centesimi). L'impiegato gli ha fornito il bicchiere di carta 'medio' e l'uomo si è diretto verso il distributore. Qui ha attuato una micro truffa: premere il bottone per il caffè 'Large', che costa 180 Yen (circa 1.14€). La macchinetta ha versato il liquido, che è arrivato letteralmente fino all'orlo.

Il preside licenziato per aver "imbrogliato" alla macchinetta del caffè

Dopo aver avuto 45 centesimi di caffè 'gratis', l'uomo è tornato in auto. Un impiegato del 7Eleven, però, lo ha notato ed ha chiamato la polizia per segnalare il suo comportamento, riuscendo anche a bloccarlo. In attesa degli agenti, l'impiegato lo ha interrogato e il preside ha ammesso di aver "imbrogliato" altre due volte prima di allora. La polizia, giunta sul posto, lo lasciato andare dopo un breve colloquio. Quando, però, la voce si è sparsa tra i docenti e gli alunni della scuola di Hyogo che dirigeva, l'uomo è stato interrogato una seconda volta dalla polizia, direttamente in commissariato.

Al preside di una scuola è bastato 'rubare' 4€ di caffè per venire licenziato.
Al preside di una scuola è bastato 'rubare' 4€ di caffè per venire licenziato.

In questo frangente, l'uomo ha ammesso di aver barato altre sette volte, a partire da giugno del 2023. In un'occasione, infatti, si accorse che il bicchiere del caffè 'Regular' si riempiva fino all'orlo premendo il bottone 'Large'. Essendo un sistema basato sulla fiducia, i dipendenti del negozio non lo hanno tenuto d'occhio. Il 30 gennaio del 2024, l'equivalente del Ministero dell'Istruzione giapponese lo ha licenziato per "grave violazione" del codice etico, perché proveniente da un dipendente pubblico che ha un ruolo educativo nella società. In totale, è emerso che l'uomo ha "rubato" 490 Yen di caffè, l'equivalente di 4€. Ne ha parlato il portale SoraNews24. La notizia dimostra, ancora una volta, come in certi paesi anche chi commette "truffe" con importi quasi irrisori non la passi liscia.

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