"Ho 98 anni e lavoro in fabbrica 32 ore a settimana: perché lo faccio"

Molti lavoratori non vedono l'ora che arrivi la pensione per smettere di lavorare e godersi il tanto tempo libero. Un uomo di ben 98 anni sostiene di lavorare in fabbrica 32 ore a settimana. "Ho provato anche a smettere, ma non ci sono riuscito", ha fatto sapere.

Arrivare a 98 anni è già un'impresa eccezionale nel senso stretto del termine. Avere ancora l'energia di lavorare e - soprattutto - volerlo fare non per necessità economiche è qualcosa di ancora più raro. Ivor Ward è a un passo dai 100 anni ed è ufficialmente il lavoratore più anziano della Gran Bretagna, ma con ogni probabilità è anche nella top 5 europea e mondiale. L'uomo, originario di Rothley nel Leicestershire, per un brevissimo periodo è stato un pensionato a tutti gli effetti. Ed è andato in pensione decisamente più tardi rispetto alla media inglese ed europea: 79 anni. "Sono stato un paio di giorni fermo a casa e stavo per impazzire dalla noia. Mi sono messo alla ricerca di un lavoro e l'ho trovato".

Ward lavora per quattro ore a settimana come operaio in una fabbrica di farmaci: la East Midlands Pharma, a poche centinaia di metri da casa sua. "Per me lavorare è come stare a casa con la famiglia", ha dichiarato. Nei fine settimana, a suo dire, partecipa a feste e aperitivi aziendali con i colleghi, chiaramente più giovani di lui. Sempre secondo la sua visione, rimanere fermi a casa è quanto di più sbagliato ci sia per molti pensionati. "Alcuni hanno un hobby e si dedicano a quelli. Chi è da solo rischia molto di più. Conosco persone pensionate che rimangono a casa tutto il giorno, tra il letto e il divano. Si svegliano alle 10, passano tutta la giornata dentro casa con il pigiama addosso. Per me è una routine letale".

L'uomo che a 98 anni lavora ancora in fabbrica

Il suo contratto è part-time: 8 ore al giorno (7-15) per quattro giorni a settimana, dal lunedì al giovedì. "I giorni passano molto velocemente. Lavorare mi tiene impegnato e la mente occupata". Il suo percorso lavorativo è singolare. Negli anni della Seconda Guerra Mondiale ha lavorato come ingegnere presso l'Esercito, ruolo che ha abbandonato a fine conflitto, trovando lavoro come ingegnere civile, per poi provare a diventare un giocatore di poker professionista. Confermando di essere un personaggio eccentrico, ha aggiunto: "Ho lavorato senza pausa fino ai 79 anni. Nel 2026 avrò 100 anni. Mi prenderò un anno intero sabbatico. Poi tornerò a lavorare. Sono felice qui. Amo giocare a poker, ho visitato i casinò di tutto il mondo e vorrei tornare a viaggiare".

A 98 anni, l'uomo ha ancora la forza di recarsi quattro volte a settimana in fabbrica, per turni di 8 ore.
A 98 anni, l'uomo ha ancora la forza di recarsi quattro volte a settimana in fabbrica, per turni di 8 ore.

Qual è la sua filosofia di vita? "Posso finire al verde o diventare ricco. Non mi importa molto a questo punto della vita. Vanno bene entrambe". Il 98enne ha subito un grave tutto oltre trenta anni fa: sua moglie Joyce è venuta a mancare a 63 anni e, quindi, non ha compagnia a casa. "Mi piace lavorare, mi piace trovare facce familiari. Per me la fabbrica è casa, conosco tutti qui e ho sempre qualcuno con cui parlare. L'alternativa è stare seduto a casa a invecchiare o andare in giro, ma al mattino non c'è nessuno. È come il purgatorio. Preferisco lavorare".

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