Sul web circolano numerosi video di un elefante che disegna con la sua proboscide, realizzando quadri straordinari per essere un animale. I risultati sono sicuramente apprezzabili, ma c'è chi fa notare che la verità dietro questa 'impresa' non è piacevole.
Sul web, da diversi anni, circolano filmati di elefanti che dipingono con la propria proboscide. Di certo i risultati non sono paragonabili alla Gioconda, tutt'al più a disegni di un bambino di 5 anni piuttosto capace. Considerando che a farli sono degli animali, però, si può affermare che siano piccole opere d'arte, straordinarie nel vero senso della parola. Gli elefanti, in media, sono intelligenti tanto quanto i primati e imparano a disegnare a seguito di un duro addestramento da parte degli esseri umani.
Inoltre, molti zoo fanno sapere che i soldi che i turisti pagano per acquistare i disegni permettono di pagare lo stipendio di un addestratore, oltre che il cibo per l'animale. Tuttavia, alcuni animalisti hanno fatto notare che non è tutto oro quello che luccica. Come riporta il sito 'Tree Hugger', esiste uno studio condotto nel 2014 che ha analizzato i comportamenti degli elefanti asiatici in cattività allo zoo di Melbourne, in Australia. È stato scoperto che l'attività di disegno, di per sé, non era né stressante né arricchente, ma quando non veniva selezionato per dipingere, mostrava un comportamento "non interattivo". Questo, secondo gli studiosi, è un segnale di stress.
L'elefante che disegna con la proboscide? Non è tutto oro quello che luccica
L'associazione animalista 'PETA', inoltre, ha criticato fortemente i metodi di addestramento adottati da molti zoo per insegnare agli elefnti a dipingere, fare acrobazie a suonare strumenti, considerati 'violenti'. Anche la Elephant Asia Rescue and Survival Foundation (EARS) ha avvertito sui rischi che gli animali possono correre durante il processo di addestrameno. Quando, infatti, un elefante viene costretto a ripetere la stessa azione un numero altissimo di volte (dipingere lo stesso quadro), subisce disagi a livello psicologico. Infine, gli animalisti hanno lamentato che questo addestramento avviene in un periodo in cui l'elefante ha pochi mesi di vita e dovrebbe essere con i suoi genitori.
D'altronde, addestrare un elefante a disegnare è sicuramente un'attività affascinante a primo impatto, ma si discosta non poco dalle tendenze naturali di un esemplare selvatico. Anche perché il ruolo di un santuario, idealmente, è quello di permettere a un animale di vivere una vita il più simile possibile a quella in natura. Addestrarli a suonare strumenti, a disegnare quadri e a compiere acrobazie non è in lnea con tale obiettivo, perché un elefante, in natura, di certo non impara da solo a disegnare.
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